strudel di mele
dosi per 10
pasta matta:
200 gr farina 00 280w
5 gr sale
5 gr zucchero
1 uovo
30 gr burro fuso (olio vegetale)
50/55 gr acqua.
Esecuzione:
Impastare tutti gli ingredienti e lasciare riposare in frigo per almeno 30min. la pasta deve risultare morbida ed elastica, lasiare riposare in pellicola a temperatura ambiente.
Farcia:
800 gr mele miste renette o golden (tagliate a cubetti oppure a fettine sottili)
20 gr succo di limone/arancio e zeste anche arancia
100/150 gr di zucchero
20 gr rhum
3/5 gr cannella
3 gr vaniglia
80 gr pangrattato
50 gr uvetta
30 gr pinoli tostati
40 gr confettura di albicocca (a piacere)
80 gr burro chiarificato
(50 gr di pan grattato o biscotti raffermi solo nel caso le mele rilascino troppa acqua)
Esecuzione:
in bastardella versare i seguendi ingredienti e lasciare macerare per 20min. (mele, liquore, uvetta, pinoli, vaniglia, confettura albicocca, cannella, succo arancio/limone e zeste arancio/limone), dopo 20 minuti aggiungere lo zucchero e lasciate marinare per altri 20 min.
Assemblaggio:
stendere la pasta matta a forma di un rettangolo dallo spessore di 3mm.
Adagiare la sfoglia della pasta matta su in tovaglia, cospargere sulla pasta un pò di burro, aggiungere il ripieno, arrotolare chiudendo prima i lembi esterni e poi arrotolare su se stessa la pasta, adagiare in teglia, spennellate con burro e infornare a 170*C per circa 40/45min. durante la cottura spennellare almeno una volta con burro.
Completamente con zucchero a velo e servire con una buona crema inglese inglese.
Didascalia:
Strudel parola tedesca che significa “vortice”, alla forma a spirale del dolce quando viene arrotolato, oggi lo strudel di mele è diventato simbolo del Trentino-Alto Adige. La sua storia però affonda attraverso diverse culture e influenze culinarie, dalla Mesopotamia, questo dolce si diffuse poi in Grecia e in Turchia, dove ispirò proprio la baklava, gettando le basi per la nascita del moderno strudel, quando l’Ungheria divenne parte dell’Impero austro-ungarico nel 1699, il dolce fece il suo ingresso nei salotti borghesi di Vienna, diventando una pietanza aristocratica delle corte europee. La prima ricetta scritta risale al 1827 nel Grande libro di cucina viennese di Anna Dorn.
L’ involucro sottilissimo e croccante di pasta matta, deve essere lavorata a lungo in modo che sia liscia, morbida ed elastica e deve essere stesa con il matterello fino a quando non diventa molto sottile, quasi trasparente.
Le varietà di mele più adatte per la farcitura, quelle comunemente utilizzate, sono due: le Golden Delicious, dal gusto equilibrato e zuccherino, e le Renette, sode, aromatiche e con un sapore dolce, ma lievemente acidulo.
Ogni zona del Trentino ha la propria versione di strudel, ma l’ingrediente base rimane la mela autoctona. A seguire vengono l’uvetta, i pinoli e la cannella. In Val di Non mettono anche la grappa, ma c’è anche chi aggiunge nel ripieno biscotti raffermi.






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