Gnocchi di patate arlecchino con salsa al pecorino sardo
Dosi per: 10
200 gr gnocchi di patate allo zafferano
200 gr gnocchi di patate alla rapa rossa
200 gr gnocchi di patate al cavolo viola
200 gr gnocchi di patate tradizionali
800 gr salsa al pecorino sardo molto leggera
400 gr burro
5 gr pepe macinato fresco
10 n° foglie di basilico fritte
200 gr pecorino
Esecuzione:
mettere in cottura gli gnocchi in acqua e olio, raffreddare in acqua fredda.
Colare gli gnocchi e trattare con un pò di olio.
Spadellare gli gnocchi con burro.
Nel piatto versare la salsa al pecorino tiepida, adagiare gli gnocchi, la foglia di basilico e servire con pepe e poco formaggio.
Vino:
Cantina Aru: vino rosè Pan di Zucchero
Note:
Gli gnocchi, hanno origini molto antiche, che risalgono al XVI secolo, periodo in cui ebbe inizio l’importazione delle patate dall’America. Presso la corte sforzesca, in occasione dei banchetti di nozze e/o dei festeggiamenti per le vittorie militari, erano conosciuti sotto il nome di”zanzarelli”. La preparazione era abbastanza diversa da quella odierna: si usava la mollica di pane, le mandorle tritate, il latte ed il cacio lodigiano. Spesso, all’impasto, venivano aggiunti spinaci in modo da cambiarne il colore ed il sapore ed in questo modo il brodo in cui venivano cotti diventava dorato.
Nel Seicento erano chiamati “malfatti”: la ricetta prevedeva l’utilizzo dell’acqua, delle uova e della farina invece delle mandorle e del pane. A Roma, secondo la tradizione, venivano cucinati di giovedì: un detto popolare diceva così: “Giovedì gnocchi, Venerdi pesce (o anche “ceci e baccalà”), Sabato Trippa”. Al Sud invece, soprattutto in Campania, venivano preparati di domenica. Dal 1880 in poi quasi tutte le varianti degli gnocchi scomparvero, ad accezione di quelli di patate, che venivano preparati in tutte le regioni d’Italia.



Lascia un commento