Brownies TaRT (Brownies Cake)
dose per 10
250 gr pasta frolla
100 gr confettura albicocca (a piacere)
dose brownies:
4uova
200 gr burro (160 gr olio)
200 gr cioccolato fondente
200 gr zucchero ( oppure 180 zucchero+20gr miele)
130 gr farina
15 gr cacao amaro
3 gr vaniglia
2 gr sale
5 gr baking a piacere
Esecuzione:
Sciogliere il cioccolato con burro (olio).
Montare le uova con zucchero (miele).
Incorporare nelle uova la cioccolata, gli aromi e le farine.
Foderare una tortiera dal diametro di 22cm con la frolla, a piacere potete stendere anche uno stato di confettura di albicicche nel fondo della frolla, versare il composto, fino al limite di un centrimetro e mezzo al disotto del bordo di frolla, infornare a 165gradi per 35min.
Didascalia:
Il nome “brownie” deriva dal colore scuro, “brown”, del dolce. La ricetta originale infatti prevede un impasto a base di farina, uova, latte, melassa, zucchero di canna, frutta secca e cioccolato che, una volta cotto, viene tagliato a strisce o a quadretti che costituiscono i golosi brownies. L’origine sembra risalire alla signora Bertha Palmer, donna d’affari di Chicago e presidentessa del Board of Lady Managers della World’s Columbian Exposition. La signora titolare del Palmer Hotel, nel 1983 chiese a un pasticcere di preparare un dolce che fosse pratico per le donne che frequentavano il Chicago World’s Columbian Exposition, doveva essere una torta gustosa ma abbastanza piccola da stare in una lunchbox e facilmente consumabile anche al sacco. Così nacque il Palmer House Brownie, il primo brownie della storia, che però ancora non conteneva cioccolato ma era composto di glassa all’albicocca e impasto di nocciole. Nel 1904 la ricetta dei brownies comparve per la prima volta nei libri “American Cookery” e “Service Club Cook Book”, nel 1905 in “The Boston Globe” e nel 1906 nella seconda edizione del “Boston Cooking-School Cook Book”. Successivamente, nel 1907, la casalinga Maria Willet Howard decise di modificare la ricetta originale inserendo più uova e cioccolato. Così facendo ottenne un brownie davvero morbido e goloso che venne chiamato “Bangor Brownie”, dalla città di Bangor da dove proveniva la casalinga.







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