Guazzetto di fragola con pancake e cioccolato bianco
Dosi per: 10
Pasta Pancakes:
2 n° uova
80 gr zucchero
100/120 gr farina 00
50 ml latte
5 gr baking
20 gr burro
3 gr sale
2 gr vaniglia
Salsa alle fragole:
500 gr fragole
100 gr sciroppo di zucchero
Assemblaggio:
10 n° fragole “tagliate a ventaglio”
50 gr zucchero a velo vanigliato
200 gr cioccolato bianco “fuso”
15 gr granella di nocciole
Esecuzione:
Pasta Pancakes:
versare le uova nella bastardella.
Mescolare e montare con una frusta le uova con lo zucchero.
Aggiungere la farina e il latte alternando nelle uova, mescolando sempre con una frusta.
Aggiungere il baking, burro fuso e sale.
Lasciare riposare qualche minuto in frigo.
Versare il composto con un mestolo in padella antiaderente calda e cuocere per qualche minuto in entrambi i lati.
Salsa di fragole:
tagliare le fragole a pezzettoni, mettere nel bicchiere del mix con lo sciroppo e frullare.
Assemblaggio:
disporre la salsa di fragole nel piatto fondo.
Tagliare i pancakes a spicchi e disporre al centro della salsa.
Versare il cioccolato sul pancakes a filo.
Aggiungere un ventaglio di fragola.
Disporre qualche granella di nocciola sulla salsa e spolverare il dessert con zucchero a velo vanigliato.
Note:
Per un’aggiunta di lievito la ricetta non è Europea, anche se il nome richiama le sue origini anglosassone. La ricetta del pancake ha fatto un lungo viaggio, attraversando continenti e secoli interi per approdare alle nostre tavole, direttamente dagli Stati Uniti, ma le deliziose frittelle farcite con sciroppo d’acero, marmellata, miele o frutta secca non sono state preparate lì per la prima volta. Nel 500 a.C., Cratino e Magnete, due commediografi colleghi del bel più celebre Aristofane, menzionano un dolce a base di acqua, olio d’oliva e farina, cotto e tondo, servito con il miele proprio a colazione. I greci lo chiamavano teganites o tagenites, facendo riferimento al tipo di tegame nel quale venivano preparate, si tratta dell’antenato del pancakes, sebbene senza lievito. Infatti, è documentato che i patrizi amassero le Alica Dolcia, una versione arricchita con le spezie delle teganites greche. Bisogna attendere molti anni perché nella ricetta venga introdotto un agente lievitante, ma ciò non ha impedito ai pancakes di diffondersi in tutta Europa e in Russia in una forma molto simile alle crepes. A partire dal Medioevo ogni paese preparava la sua variante, alcune delle quali sono sopravvissute fino ad oggi come la Kaiserschmarrn tedesca che viene tagliata a pezzettini e servita con frutta secca e zucchero a velo. Sempre nello stesso periodo, anche le isole britanniche coniarono le frittelle con il nome “pancake”. Infatti ne abbiamo traccia, per la prima volta, in un documento ufficiale del Quattrocento, nonostante il nome sia un’eredità inglese, il merito di aver affinato la preparazione del dolce sino a farla assomigliare ai pancakes che mangiamo oggi è tutta olandese, dolce tipico pannekoek e il poffertjes. Siccome in tutta l’Europa nella ricetta nessuno non aveva aggiunto il lievito che le desse alla focaccina un aspetto soffice dobbiamo dire che l’innovazione è STATUNITENSE.





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