Crocchette di patate alla bufala
Dosi per: 10
1 kg di patate lessate e schiacciate
25 gr parmigiano grattugiato
10 gr prezzemolo tritato
15 gr sale
5 gr pepe nero macinato
10 ml olio d’oliva
10 n° strisce fior di latte bufala “listarelle dalla lughezza cm4x1”
Per l’impanatura:
500 gr pangrattato
500 gr farina
8 n° uova diluite con 200 ml di acqua
1 l olio di girasole per friggere
Esecuzione:
Nella bastardella versare le patate fredde, il sale, il pepe, il prezzemolo, formaggio e olio.
Mescolare fino a ottenere un composto omogeneo.
Formare dei cilindri dai 8 cm lunghi e grossi cm 3, al centro inserire una listarella di bufala.
Passare le crocchette nella farina, nell’uovo e nel pangrattato.
Ripetere il procedimento solo nell’uovo e poi nel pangrattato.
Friggere in abbondante olio di semi.
Serviteli caldi.
Vino:
Cantina Piero mancini: Burberino Frizzante, vino Frizzanre Rosso.
Gustosissimo vino frizzante rosso, ottenuto per spremitura leggera da uve rosse.
Note:
Le crocchette di patate chiamate anche panzarotti o cazzilli giunsero in Italia, probabilmente, all’epoca della dominazione spagnola nel Regno delle Due Sicilie, da dove si estesero successivamente al resto del Paese. Secondo alcune fonti, essi rappresentano la versione ‘povera’ delle croquetas de jamon (prosciutto) iberico e questo spiega anche l’origine della parola “crocchè”.La preparazione si adattò alla disponibilità economica della popolazione più umile, che sostituì il prosciutto, le uova e il latte della ricetta spagnola con le patate, poco costose e presenti sempre in abbondanza in ogni casa. Sia i panzarotti napoletani che i cazzilli siciliani, nelle ricette più antiche, richiedono appena quatto ingredienti: patate, prezzemolo, sale e pepe. Le uova e il parmigiano per legare l’impasto, il pangrattato per impanare, la mozzarella o il fior di latte, che essendo meno acquoso resiste meglio alla cottura.


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