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LA MIA CUCINA

Dosi per: 10

800 gr semola fine
200 gr farina manitoba
200 gr di pasta acida (lievito naturale o pasta di riposo)
25 gr di sale
600/650 ml acqua
5 gr di lievito di birra
50 ml olio evo
200 gr olive nere in salamoia snocciolate di Gonnosfanadiga

Esecuzione:

Versare le farine nell’impastatrice, lasciare mescolare il tutto con la pasta acida tagliata a pezzettoni.
Aggiungere il sale e poco per volta l’acqua.
Aggiungere il lievito di birra, diluito in poca acqua, se c’è bisogno aggiungere un po di farina.
Dopo qualche minuto aggiungere l’olio.
La pasta deve risultare soffice ed elastica.
Lasciate riposare la pasta in un contenitore oleato ben chiuso per almeno 20 minuti.
Tagliare l’impasto ed aggiungere le olive.
Impastare e formare un impasto morbido ed elastico.
Ogni 5min per 3 volte formate delle pieghe con la pasta, con una temperatura di 25°C, se la temperatura è inferiore aumentate il tempo, ogni 8/10min.
Foggiare il pane a piccoli quadrati.
Lasciare riposare per altri 15min.
Lasciare lievitare il pane ed infornare a 210°C per 25/30min.

Note:

Alle pendici orientali del Monte Linas, all’interno di un complesso montuoso ricco di giacimenti minerari, esiste un paese di nome Gonnosfanadiga, ed è una delle provincie del Medio Campidano. Le sue origini sono molto antiche, risalgono a 7000 anni fa, quando in Sardegna ci fu il primo insediamento dei neolitici. In origine, il paese era diviso in origine in due borghi: uno a monte e l’altro a valle, chiamanti appunto uno Gonnos e l’altro Fanadiga, divisi dalla presenza del torrente Rio Piras. Il nome Gonnosfanadiga significa colle, altura: la prima parte, Gonnos, viene dal vocabolo “Gon” che vuol dire luogo elevato, mentre la seconda Fanadiga viene dal termine latino “Fanum” che significa luogo sacro, tempio.
Gonnosfanadiga è nota in tutta la Sardegna come la città dell’olio d’oliva, nel suo territorio viene infatti prodotto un olio fra i più buoni prodotti nella nostra Isola. Le eccellenze agroalimentari di questo paese, oltre all’olio è anche il pane.
Il suo territorio è ricco di grandi boschi di ulivi, alcuni millenari, si producono deliziose olive in salamoia e a scabecciu (passate in acqua bollente con l’aggiunta di aceto, salate, seccate, soffritte e messe sott’olio).

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