Zito con sugo e ricotta
Dosi per: 10
800 gr pasta ziti
600 gr salsa di pomodoro “fatta con cipolla e olio, cottura lenta”
400 gr ricotta di pecora
200 gr grana a scaglie
10 gr basilico fresco
5 gr pepe nero
Esecuzione:
In una bastardella mescolare il basilico tagliato a Julienne con il grana e il pepe.
Spezzare con le mani ogni zito in tre parti.
Cucinare i ziti e mantecare con la salsa di pomodoro.
Tagliare la ricotta a fette.
Adagiare la ricotta al centro di ogni piatto da portata e coprire con salsa di pomodoro.
Posizionare i ziti mantecati sulla ricotta.
Completare con salsa di pomodoro e il mix di formaggio, basilico e pepe.
Note:
Questa pasta viene chiamata zito “o ziti”, ci sono diverse versioni:
in Campania, il nome prende dalle ragazze napoletane che non avevano un marito chiamate “zite” senza marito “zitelle”, queste ragazze restavano a casa di Domenica a preparare questa pasta con il ragù napoletano, anziché di partecipare alla messa domenicale. Poi c’è anche il zitone, che è lo stesso formato ma leggermente più largo, questo fa riferimento al maschio senza donna che in napoletano viene chiamato “ò ziton” uomo non sposato.
Un’altro formato che si assomiglia ai ZITI o ZITONE sono le CANDELE che restano più lunghe e larghe.
Le candele napoletane devono il proprio nome alla caratteristica forma liscia e cilindrica come una candela, quel tipo di candela usato nelle varie processioni religiose diffuse nel sud Italia.
Nella versione siciliana questa pasta veniva preparata nelle famiglie per i fidanzamenti ufficiali, ziti, deriva dal dialetto siciliano fidanzati, quando le coppie si facivanu ziti. Ricordiamo Ziti alla maniera ragusana.


Lascia un commento