Dosi per: 10
500 g di farina 00 W260
8 g di lievito compresso
240 g di latte intero
100 g di uova intere
75 g di zucchero
5 g di sale
80 g di burro
20 gr emulsione miele e arancio
Glassa colorata
250 gr zucchero a velo
25/35 gr acqua
colorante alimentare a piacere
zuccherini colorati o altro
Esecuzione:
emulsionare il burro con gli aromi.
Nella planetaria versare la farina il lievito e uova strapazzate, lo zucchero e metà latte.
Fare formare la maglia glutannica e completare con il restante latte a filo.
Quando è ben assorbito aggiungere il sale ed il burro emulsionato in tre volte.
Quando la maglia glutannica è ben formata, pirlatelo e lasciare spuntare, poi mettere in frigo a +4°C per 12 ore.
La mattina, lasciare stemperare l’impasto, stendete l’impasto allo spessore di 8mm. a forma rettangolare, lasciare riposare altri 30min. e foggiare formando delle ciambelle
Coprire con un telo o pellicola e fare lievitare a 26-27°C fino al raddoppi.
Friggete in olio portato a 165-170 °C e versare nel colafritto.
Per la glassa:
mettere in una bastardella lo zucchero a velo e aggiungere l’acqua un po’ alla volta, mescolare bene sino a ottenere la giusta consistenza, completare con i coloranti alimentari.
Assemblaggio:
glassare i donuts nella glassa e completare con i confettini colorati:
Note:
sono dei dolci americani, ciambelle fritte dalla pasta scioglievole e cedevole al morso, arricchite di ingredienti diversi. La prima testimonianza scritta risale al 1809 e si trova nel libro “History of New York” di Washington Irving, che parla di alcune “palle di pastella fritte nel grasso e chiamate doughnuts o olykoeks”. Il motivo è presto detto: le oly koeks (o olykoecks) sono delle tortine rigonfie e soffici di origine olandese, il cui nome significa letteralmente “torta all’olio”, fritte in olio bollente e ricoperte di zucchero. Sembrano essere proprio loro le vere antenate delle ciambelle, portate negli Stati Uniti dai colonizzatori dell’impero olandese: prevedono, infatti, lo stesso impasto e procedimento ma niente forma ad anello. Oggi esistano delle versioni senza buco, più simili ai krapfen o i bombolotti, l’immagine tipica della donut americana è proprio ad anello.



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