Dosi per: 10
500 gr farina grano tenero “300 gr farina 00 e 200 gr farina 0”
3 N° uova
5 gr zeste di limone grattugiato
5 gr zeste di arancio grattugiato
10 ml succo di limone
10 ml succo d’arancio
2 gr sale
50 gr zucchero
10 ml a piacere di liquore “strega, anice,…”
25 gr strutto o burro “per gli intolleranti sostituire con olio di girasole 15gr”
“la pasta risulta troppo secca aggiungere acqua 50ml”
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50 gr zucchero a velo
1 l olio di semi di girasole “per friggere” o anticamente nello strutto.
Esecuzione:
Impastare tutti gli ingredienti in una bastardella.
Lasciare riposare l’impasto.
Sfogliare la pasta allo spessore 4mm
Tagliare con una ruota fesonata “tagliapasta” e soffriggere.
Servire con zucchero a velo.
In alcuni casi la cottura al forno viene effettuata dopo la frittura per rendere il prodotto più croccante e per mantenere la croccantezza a lungo.
Vino:
Malvasia di Cagliari Donna Jolanda “cantina Meloni”
Note:
Una delle ricette più semplici tra i dolci di Carnevale, ma anche quella che piace più a grandi e piccini e che si ritrova con nomi diversi in tutta Italia. Crostoli in Friuli, Sfrappole in Emilia, Galani in veneto, Cenci in toscana, Frappe nel Lazio e nelle Marche, Chiacchiere in Campania. Tra le varie regioni cambia l’aggiunta di vino bianco, marsala, grappa acquavite o sambuca.








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