person holding stainless steel spoon

LA MIA CUCINA

Dosi per: 10

1 kg farina 00
500 gr burro freddo
330 gr zucchero a velo
3 uova
4 tuorlo
5 gr aromi naturali

50 gr zucchero a velo (per evitare che la pasta si attacchi alla sagoma dell’alfonsino)

Esecuzione:

Sabbiare la farina con il burro.
Aggiungere lo zucchero e mescolare per qualche minuto.
Incorporare gli aromi e le uova.
Formare un composto omogeneo.
Lasciare riposare in frigo per 12 ore.
Stendere la pasta con uno spessore di 6mm, coppare con un diametro di 4cm.
Disporre i cerchi sulla teglia con carta da forno.
Marcare i dischi con l’alfonsino.
Abbattere i biscottini.
Cuocere a 160°C per 12min.

Note:

È la prima moneta Medievale in argento coniata ad Iglesias. Era il grande tesoro di Villa di Chiesa, che la rese oggetto di conquista prima da parte dei Pisani e poi dei Catalano-Aragonesi, si calcola infatti, nella prima metà del Trecento, l’argento era estratto nelle miniere del posto, che costituivano circa il 10% dell’intera produzione europea. Sul recto della moneta si presenta lo stemma dei Donoratico (scudo partito, mezz’aquila e spaccato), contornato dalle scritte GVELF ET LOTT COMITES D’ONORATICO ER T(er)CIE P(ar)TIS REGNI KALL(ari) D(omi)NI ; sull’altro verso compaiono una croce e le legende VILLA ECCL(es)IE ARGENTIERE D’SIGERRO e SIT NOMEN D(omi)NI BENEDICTUM. La scritta sul dritto si riferisce ai figli del Conte Ugolino, che gli erano subentrati al governo di Villa di Chiesa dopo la sua crudele morte (anno 1289). Nonostante il tornese fosse una bella moneta, i Pisani la dichiararono fuori corso, proprio perché legata al ricordo dei Donoratico. Decisero pertanto di sostituirla con un’altra, simile al grosso maggiore di Pisa, nacque così l’aquilino coniato nella zecca di Villa di Chiesa. L’aquilino ecclesiense ha impresso l’aquila imperiale, attorniata dalla dicitura FEDERIC’ INP(er)ATOR, sulla base del diritto che Pisa riconosceva all’Imperatore Federico II di battere moneta. Sul verso, compare una croce e, disposta su due cerchi concentrici, la scritta FACTA IN VILLA ECCLESIAEP(er) COM(un)I PISANO.
Dopo la conquista aragonese (1324), la zecca di Villa di Chiesa venne immediatamente riattivata, sotto la direzione del maestro monetario Michele Ros……..continua storia al link: http://www.associazionebalestrieriiglesias.it/index.php/storia/la-zecca
Tuttavia, la Zecca di Villa di Chiesa rimane in Sardegna la più antica in assoluto e conserva un importante primato: avere coniato le prime monete medievali di tutta l’isola.

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